The Third Pole is expected to reach 10% in its first electoral appearance on September 25th. The Third Pole coalition cannot hope to win the elections, but will be (for both right and left) the ally needed to form a parliamentary majority. This factor gives more weight to Third Pole political requests, which are focused on continuing the agenda of outgoing Prime Minister Mario Draghi.
Coalition members:
- Matteo Renzi, leader of Italia Viva
Currently: Senator of the XVIII legislature of the Italian Republic.
Formerly: President of the Province of Florence, Mayor of Florence, President of the Council of the European Union, and President of the Council of Ministers of the Italian Republic (i.e., Prime Minister).
Controversies: consultancy to Saudi Arabia worth 1.1 million euros; responsible for the fall of two Italian governments; defines himself as Machiavellian in approach; protagonist of the bank crisis (and saved Monte dei Paschi Siena for what were said to be personal interests, while letting Banca Etruria and its investors fail).
- Carlo Calenda, secretary of Azione
Currently: Member of the European Parliament.
Formerly: Deputy Minister of Economic Development (Italy), Permanent Representative of Italy to the European Union, and Minister of Economic Development (Italy).
Controversies: poor political efficacy and effectiveness (ran the Ministry of Economics without implementing a single incentive or aid program)
La nuova alleanza formata da Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi ha costituito una nuova terza via politica in Italia, ovvero il Terzo Polo. La matrice dell'alleanza è centrista, ma il passato dei due leader proviene dalla sinistra moderata. Matteo Renzi è stato segretario del Partito Demopcratico fino al 2019, quando decise di formare Italia Viva. Calenda è stato europarlamentare del Partito Democratico e ha abbandonato il partito alla fine del 2019, creando Azione.
La nuova collaborazione vede i due concentrare la loro agenda politica su 4 temi cardine che sono:
- riforme giudiziarie
- riforme dell'istruzione
- revisione del reddito di cittadinanza e introduzione del salario minimo
- compatibilità energetica con l'attuale crisi ambientale.
- La riforma giudiziaria mira a separare le carriere dei magistrati, non permettendo più il salto professionale dei magistrati. Separare le carriere dei magistrati significa creare due strutture organizzative diverse, una per la magistratura "inquirente" (i Pubblici Ministeri che "perseguono" sostenendo l'accusa), e una per la magistratura "giudicante" (i Giudici, che si trovano in una posizione di terzietà. La possibilità di passare da una parte all'altra durante la carriera è stata recentemente considerata come un possibile conflitto di interessi e si ritiene che non sia in grado di garantire l'imparzialità in tribunale. Grande attenzione viene data anche alle carceri e al diritto penitenziario: il Terzo Polo è intenzionato a proporre una riforma complessiva per incentivare le misure alternative e la legge per le detenute madri, oltre che evitare i minori in carcere.
- Sul fronte dell'istruzione, il Terzo Polo intende spingere per un'istruzione migliore, innalzando l'età obbligatoria per la frequenza scolastica a 18 anni (attualmente 16). L'attenzione per l'istruzione arriva finalmente sulla bocca dei leader politici, ma la manovra deve essere accompagnata da progetti pragmatici di miglioramento della scuola, sia dal punto di vista infrastrutturale che tecnologico. Per risollevare l'istruzione italiana, il Terzo Polo deve accompagnare il progetto con una revisione degli stipendi degli insegnanti. Lo stipendio di un insegnante italiano si aggira intorno ai 1.200 euro al mese, una cifra che squalifica completamente l'importanza del lavoro ma anche gli anni di studio necessari per questa carriera. La mancanza di motivazione derivante da uno stipendio insufficiente si unisce al tasso di analfabetismo funzionale, quotato al 28% in Italia. Un altro motivo per puntare sull'istruzione.
- Il salario minimo e il reddito di base universale sono un altro piatto forte del Terzo Polo. È infatti l'unico partito disposto a introdurre un salario minimo in Italia, uno dei Paesi che ancora rifiutano la sua adozione in Europa (Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Svezia). La possibilità effettiva di raggiungere questo obiettivo è bassa, ma anche questa decisione spaventa gli elettori nel timore di ricevere un minimo molto basso (inferiore a 4 euro all'ora). Per quanto riguarda il reddito di base universale, si propone di rivedere il provvedimento attuato nel primo governo Conte dai 5 Stelle. Pertanto, il reddito universale di base sarà erogato fino a quando il disoccupato non riceverà una proposta di lavoro; se la persona rifiuterà l'offerta non riceverà più l'aiuto economico. Finora, la disposizione prevedeva che un disoccupato potesse rifiutare fino a tre offerte di lavoro prima del taglio degli aiuti.
- L'ultimo punto focale, relativo alle risorse energetiche, potrebbe suscitare ulteriori divisioni tra i lavoratori. Il Terzo Polo promuove l'uso di risorse rinnovabili, quindi l'uso maggiore di elettricità al posto di gas e benzina nei trasporti. Ma il Terzo Polo contempla l'uso di un'altra risorsa, l'energia nucleare. Il nucleare è sempre stato un tema fragile in Italia: temuto ma sentito come necessario. La presenza del gruppo petrolifero ENI, che in passato ha dissuaso dall'intraprendere questa strada, e il ricordo di Chernobyl e Fukushima hanno sempre convinto gli elettori che il nucleare fosse un rischio da non correre. Tuttavia, l'Italia è circondata da armi nucleari in Francia e in Svizzera: un incidente porterebbe radiazioni sul territorio italiano, quindi perché non si corre il rischio?
- La vera novità non è il programma, che è in linea con l'Agenda Draghi precedentemente adottata. La vera novità sta nella creazione di questo nuovo polo. Ma come si inserirà nello scenario politico italiano e nelle elezioni?
- È improbabile che il terzo polo sostenga l'alleanza di sinistra guidata dal Partito Democratico. Tra Renzi e Letta non corre buon sangue, generatosi dopo il ritiro di Renzi dal PD, mentre Calenda ha ritenuto l'alleanza con Fratoianni (Sinistra Italiana) un suicidio politico che farà scomparire gli elettori.
- Nonostante la prima promessa di Calenda "Dobbiamo soprattutto sconfiggere la destra", il Terzo Polo potrebbe avvantaggiare la destra. Il bacino elettorale da cui il Terzo Polo guadagnerà elettori è quello degli elettori storici del PD, che ora si sentono delusi da un'alleanza "senza spina dorsale" o sono insoddisfatti della loro campagna. Delusione dovuta alla mancata rimozione del Jobs Act e alla proposta di un aumento della tassazione.
Come già detto, le intenzioni del Terzo polo non sono quelle di unirsi alla destra, ma la natura invasiva di questa nuova alleanza potrebbe risultare il vero ago della bilancia del peso elettorale. Il Terzo polo ha attualmente l'8% nei sondaggi, ma l'obiettivo finale dei suoi due leader è quello di raggiungere il 10%, superando così Forza Italia di Berlusconi. Secondo Calenda, con il 10% del Terzo Polo nell'alleanza vincente, ci saranno più possibilità di riportare Draghi. Questo accadrà solo se la destra vincerà e il Terzo Polo entrerà nella maggioranza con il suo 10%, visto il cattivo sangue con la sinistra. Allo stesso tempo, la destra non è disposta a riprendersi né Draghi né il suo programma. Se il Terzo Polo rimane bloccato in questa condizione senza mitigare il suo rapporto con la sinistra, ci sono poche possibilità che il Terzo Polo risulti effettivamente al governo, piuttosto che essere solo una presenza politica che assicura la maggioranza alla destra.
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The new alliance formed by Calenda’s Azione and Renzi’s Italia Viva constitutes a new third political way in Italy — that is, aThird Pole. The matrix of the alliance is centrist, with their two leaders having a moderate left history. Matteo Renzi was secretary of Partito Demopcratico until 2019, when he split to form his own party, Italia Viva. Calenda has been a europarlamentarian for Partito Democratico, opting out the party at the end of 2019 to create his own party Azione.
The new coalition focuses their agenda on 4 cardinal issues:
- Judicial reform
- Educational reform
- Revision of the universal basic income
- Greener energy plan
- The judicial reform aims to split magistrates’ careers, no longer allowing the professional jump of magistrates between different judicial functions. This means setting up two different organizational structures — one for the prosecuting judiciary (public prosecutors), and one for the judging judiciary (third party judges). The possibility of switching sides during one’s career has recently been seen as a conflict of interest and a possible impediment to ensuring impartiality in court. Strong focus is given also to jails and penitentiary law. The Third Pole proposes comprehensive reforms that incentivise alternative measures and law for incarcerated mothers, in order to avoid imprisoning their minor children.
- On the educational side, the Third Pole will push for better education, lifting the compulsory age for school attendance from 16 to 18 years old. The focus on education from political leaders is welcome, though it must still be accompanied by pragmatic projects for school infrastructure and technology. To uplift Italian education, the Third Pole must also revise teachers’ salaries. Right now, the wage of an Italian teacher is around 1,200 euros per month, an amount that completely disregards both the importance of the job and the years of study required for this career. The lack of teacher motivation that results from a poor salary contributes to the high rate of functional illiteracy, estimated to be 28% in Italy. Another big reason to focus on education.
- Minimum wage and universal basic income is another hot dish of the Third Pole menu. Italy is one of the few European countries still refusing adoption of a minimum wage (along with Austria, Cyprus, Denmark, Finland, Sweden). The actual amount proposed by the coalition has not yet been specified.
- On universal basic income, they propose reviewing the provision implemented by the 5SM in the first Conte government. That would mean that the basic universal income would be given until the unemployed individual receives a job proposal. If that person turns down the job offer, s/he will no longer receive the economic aid. Until now, one could turn down up to three offers before the aid is cut.
- The last point of focus, on energy resources, may cause division among workers. The Third Pole promotes the use of renewable resources, including the major use of electricity instead of gas and petrol in transports. But the Third Pole also contemplates the use of nuclear energy — always a sensitive topic in Italy, feared but felt to be necessary. Petrol group ENI was dissuaded from taking the nuclear path before, as the memory of Chernobyl and Fukushima had convinced voters that nuclear was a risk not to be taken. Nevertheless, Italy is surrounded by nuclear weapons in France and Switzerland, and an accident there would bring radiation to Italian territory. So the attitude is “why are we not taking the chance and gaining the benefit”?
So, the real novelty with the Third Pole is not the program itself, which is in line with the previously adopted Draghi Agenda. The real novelty is simply in the creation of a new pole. But how will it fit into the current political scenario and the coming elections in Italy?
- The Third Pole is not likely to support the center-left alliance headed by Partito Democratico. There is bad blood between Renzi and Letta, generated after Renzi withdrew from PD. Plus, Calenda sees the alliance with Fratoianni (Sinistra Italiana) as political suicide that will deter voters.
Despite Calenda’s first promise “Above all, we must defeat the right,” the Third Pole may end up giving an advantage to the right. The electoral basin from which the Third Pole will draw voters is one containing historically PD voters. Many of them now feel discouraged at a center-left alliance that lacks “backbone” or is running an unsatisfactory campaign. The removal of the Jobs Act has also added to voter dissatisfaction with PD.
As noted before, the intentions expressed by the Third Pole are to block the right. However, the intrusive nature of this new alliance may actually result in moving the true needle of electoral advantage in the opposite direction. The Third Pole currently has 8% in the polls, but the final aim of its two leaders is to reach 10%, thus overtaking Berlusconi’s Forza Italia. According to Calenda, with 10% of the Third Pole in a winning alliance between right and left, there will be a greater chance of bringing back Draghi. Given the bad blood with the left, however, this will happen only if the right wins and the Third Pole joins the majority with its 10% percent.
At the same time, the right has expressed its unwillingness to reinstate Draghi and his agenda. So, if the Third Pole remains stuck in this position without softening its relationship with the left, there is little chance that it will participate effectively in a new government. It would then become just a political presence that simply ensures a majority to the right.